… e non so come curarlo… La prima volta generalmente ci viene regalato, o lo abbiamo acquistato per finanziare una delle varie Associazioni benefiche o di ricerca medica. In quest'ultimo caso, per quanto possa essere carino, non sarà mai di alta qualità, sia dal punto di vista estetico, ma soprattutto dal punto di vista della salute.Questo tipo di bonsai sono di solito importati dalla Cina o Taiwan, dove si producono in serie e a prezzi contenuti; sono quindi adatti per questo tipo di vendite e in ogni caso per principianti. Chi avrà avuto modo di vedere bonsai di amatori e collezionisti ormai appassionati, avrà notato la differenza di stile, disegno e specie vegetale. I bonsai importati sono quasi sempre definiti sempreverdi o da interni; ciò non significa che in natura esistano alberi da interni, ma solo che nei loro luoghi di origine, quindi in zone dal clima caldo/umido con stagioni vegetative lunghe, essi si comportano in modo da vegetare quasi tutto l'anno. Cosa succede, quindi all'arrivo nelle nostre case? Già al cambiamento di clima gli alberi ne risentono temporaneamente, reagendo per un periodo con sintomi di stress, quali perdita anche parziale delle foglie.
Dobbiamo allora adottare degli accorgimenti che favoriscano l'acclimatamento degli stessi, capendo subito di che specie si tratti, a quale clima è abituato e di che tipo di coltivazione ha bisogno. Per fare un esempio, anche una semplice pianta di azalea, acquistata in un garden center piena di fiori, l'anno successivo avrà molta difficoltà a farne dei nuovi. Questo perché per raggiungere una bella fioritura, essa è stata forzata a fiorire in serra caldo/umida; quando invece arriva nelle nostre case subisce uno sbalzo di umidità forte ed incontra un clima casalingo generalmente caldo ma secco, per via dei termosifoni. Basterebbe sapere che un'azalea è un arbusto di montagna che vuole sole, salvo quello di luglio e agosto, ma clima umido ed escursioni termiche notturne. E soprattutto vuole concime adatto, per produrre nuove gemme da fiore. Tornando ai bonsai posso consigliare i seguenti accorgimenti:
- Acquistare bonsai presso punti o persone specializzate;
- Non fidarsi di prezzi troppo economici;
- Controllare la salute dell'albero; chiome rigogliose folte e verdi ed assenza di insetti e macchie;
- Evitare di acquistare bonsai in terriccio argilloso, usato dai produttori perché tiene umidità, ma poi dannoso perché può provocare malattie fungine alle radici. Nel caso, appena possibile, sostituirne un po' sia sul fondo che attorno, con terriccio nuovo mescolato a ghiaia;
- In ogni caso, una volta a casa non considerare mai un bonsai come un soprammobile da camino o salotto. Un albero, di qualsiasi specie, ha bisogno di luce, aria, acqua ed umidità ambientale. Solo per pochi giorni ed occasionalmente può vivere in assenza di questi elementi e può essere esposto dentro casa per una occasione;
- Cercare un posto adatto,sul balcone, in giardino o sulla finestra (all'interno in inverno, all'esterno in primavera, estate, autunno), proteggendo dalle gelate invernali e dal sole diretto estivo. La soluzione migliore è una posizione dove abbia il sole nelle ore della mattina o del tardo pomeriggio;
- La posizione dovrebbe essere al riparo dal vento, specie quello estivo che asciuga velocemente la terra. Non fidarsi dei venti primaverili che asciugano pericolosamente, ed in questo caso innaffiare abbondantemente;
- Ruotare il bonsai ogni settimana, in modo da far prendere sole da tutte le parti;
- L'innaffiatura è considerata dai maestri giapponesi la tecnica più difficile; in ogni caso partire dal presupposto che IN NATURA VALE LA LEGGE DEL MINIMO. Quindi, innaffiare solo quando il terreno è asciutto, ma non secco, ed in modo totale: significa che quando innaffieremo dovremo vedere l'acqua uscire dai fori di drenaggio sotto il vaso. Lo rifaremo solo quando il terreno è asciutto e questo ovviamente è diverso da stagione a stagione e dalla posizione all'esterno;
- Quando qualche venditore vi ha detto che vanno solo spruzzati sulle foglie, per favore ditegli che sbagliano di grosso. Ciò a cui si riferiscono è solamente un sollievo temporaneo al bonsai, in caso di clima molto secco. E' praticamente come mettere umidificatori sui termosifoni delle nostre stanze, è utile ma è cosa diversa dall'innaffiatura. Se avete paura di bagnare per terra, potete mettere il bonsai su un sottovaso contenente argilla espansa o ghiaia; essa tratterrà un minimo di acqua, che evaporando attorno creerà un microclima umido;
- L'innaffiatura del bonsai va fatta quando serve, altrimenti rischiamo di farlo morire. E' poi inutile innaffiare troppo tutto insieme, perché le radici potrebbero marcire;
- Se il vaso non è grandissimo e il terriccio argilloso fatica ad assorbire acqua, potete immergere il vaso con il livello che non superi il bordo. L'acqua in pochi minuti affluirà dai fori di drenaggio;
- Se l'acqua di casa nostra è un po' calcarea (le pagine delle foglie ed il vaso si ricopriranno di bianco), innaffiate con acqua fatta riposare almeno un giorno in una bacinella, per mandare a fondo il calcare ed eliminare il cloro;
- Se il terreno rimane troppo umido fare asciugare, inclinandolo o esponendolo al sole, prima di bagnare di nuovo. Se il terreno non si asciuga potrebbe esserci un malfunzionamento delle radici;
- Guardate spesso il vostro bonsai, per goderne della bellezza, ma soprattutto per controllare eventuali segnali negativi;
- Periodicamente fate una pulizia della pianta, con uno spazzolino morbido e semplice acqua, strofinando leggermente sul tronco e sul vaso. Questo sia per il calcare che per le uova di insetti. Se il calcare è eccessivo, aggiungere un 50% di aceto, ed usare questa soluzione su tronco, rami e vaso, ma proteggendo il terreno con un foglio di plastica e togliendolo solo dopo aver risciacquato l'albero. In caso di foglie verdi lucide e coriacee, se queste sono sporche di calcare, passare sulla pagina delicatamente ovatta ed acqua tiepida per fare pulizia. Non aggiungere mai lucidanti fogliari;
- In caso di funghi o insetti rivolgersi ad esperti o fiorai. E' importantissimo però rispettare le quantità dei prodotti usati. I bonsai, in quanto alberi sono più delicati di piante d'appartamento e tutte le soluzioni devono essere la metà di quelle consigliate ed usate solo in assenza di sole diretto e nelle ore fresche della giornata. Nel caso proteggere sempre il terriccio;
- Un bonsai va concimato, altrimenti perderà di forza e vigore e prima o poi si indebolirà fino a morire o essere attaccato da parassiti: un albero debole si ammala più semplicemente, come un uomo;
- Il concime va dato a dosi ridotte, metà di quelle consigliate dal produttore. Meglio poco ma spesso. In genere si effettua la concimazione nei periodi di sviluppo vegetale, da aprile ad ottobre, un paio di volte al mese, saltando i mesi più caldi. Tutti i vegetali assorbono minerali sopra ai 10/12° e sotto ai 25° circa. E' inutile quindi farlo fuori da questi casi, poiché le radici, non potendolo fare si bruceranno. Prima di concimare, bagnare a fondo il terreno ed eseguire dopo qualche minuto. Nelle stagioni di riposo è utile mettere sul terriccio qualche chiodo o pezzo di ferro e pezzettini di carbone, che nel frattempo deteriorandosi ed arrugginendo arricchiscono e correggono il terreno.Se il terreno nel vaso è poco o mancante, si può aggiungere un po' di terriccio universale mescolato al 50% di ghiaia;
- Ogni qualche anno, da uno a tre a seconda dell'albero e del terreno, va effettuato un rinvaso. Per questa operazione la cosa migliore è vederlo fare ad altri almeno la prima volta, perchè è semplice ma ci vuole un pochino di esperienza. Non cullarsi sul fatto che un bonsai sta bene, perché prima o poi senza le cure adeguate potrà deperire;
- UN BONSAI (bon - albero, sai - vaso) E' UN ALBERO ARTISTICAMENTE COLTIVATO IN VASO. E' un arte a tutti gli effetti, dove si unisce la passione per il giardinaggio e la botanica, alla manualità ed al gusto artistico. Quindi, bisogna mantenere ed anzi migliorarne l'aspetto, potando le nuove crescite periodicamente, senza paura.
In genere, se si tratta di alberi sempreverdi, del tipo olmi, ficus, sagerezie, carmone, olivi, basta tagliare le nuove crescite che hanno raggiunto le 4/5 foglie, lasciandone solo 2, potando maggiormente i rami all'apice del bonsai e lasciando un po' più lunghi i rami in basso; in ogni caso regolarsi cercando di contenere l'apice, che negli alberi è la parte più forte.
Se ci sono delle parti un po' più spoglie, durante la stagione potare di meno rispetto al resto, così da farla rinforzare.
Per uno studio più approfondito riguardo la forma e l'estetica consigliarsi con persone più esperte ma soprattutto dare le sembianze degli alberi che vedete in natura; è proprio questo il bello del bonsai. Un bonsai sproporzionato e lasciato crescere troppo perderà la propria ragione e forma. Le potature regolari non fanno male, basterebbe guardare gli alberi dei nostri viali.
I VEGETALI SONO GLI ESSERI PIU' ADATTABILI SULLA NOSTRA TERRA. Ed infine, in caso di ulteriori informazioni o chiarimenti non presenti in questa pagina, potete contattarmi scrivendo alla mia e-mail, magari mandando foto di piccolo formato.
(testo e consigli di Haru Molise)
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